Tifoseria della Juventus Football Club, Part One

I sostenitori della Juventus Football Club sono quantificabili in circa 12 milioni in Italia secondo il più recente sondaggio di settore condotto dall'istituto Demos e pubblicato nell'agosto 2008 sul quotidiano la Repubblica: con il 32,5% di preferenze da parte del campione esaminato, il club torinese risulta essere il più sostenuto del Paese, numero che rappresenta uno di ogni quattro abitanti sul territorio nazionale. La Juventus, inoltre, è una delle squadre con il maggior numero di sostenitori al mondo contandone più di 170 milioni di simpatizzanti, di cui quarantatré milioni solo sul territorio europeo. Secondo un rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport+Markt AG del 2008, la Juventus potrebbe altresì contare su un bacino potenziale di circa 17,7 milioni di sostenitori in Europa e di 9,6 milioni di simpatizzanti in Sudamerica.

La società bianconera vanta numerosi Fan club sparsi per tutto il mondo, in particolare nei Paesi a forte emigrazione italiana quali Canada, Stati Uniti, Malta, San Marino, Francia, Svizzera, Germania, Regno Unito, Iran, Israele, Grecia, Malesia, Indonesia, Australia e Vietnam.

Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il Paese, è molto marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole, il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra «nazionale». Frequente è anche il caso di tifosi organizzati che, anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono con regolarità Torino per gli incontri interni della squadra.

Secondo i dati elaborati dal Centro Studi della Lega Nazionale Professionisti nel settembre 2009, la tifoseria della Juventus ha la maggior percentuale di occupazione dello stadio durante le gare casalinghe del panorama calcistico italiano (84,26%). Inoltre, la squadra bianconera risulta essere la più seguita in TV nel Paese.

Cenni storici

Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per la sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi popolari e proletarie. Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli Agnelli nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno migratorio - poi divenuto massiccio nel secondo dopoguerra - verso Torino e gli altri grandi poli industriali del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in cerca di impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il primo club italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente o, al più, regionalmente, ma a carattere nazionale.

Con il consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni cinquanta e i primi settanta la Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore immigrato piemontese, mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e cittadina. In anni più recenti, comunque, le differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre più affievolite fino ad essere oramai, di fatto, nulle.

Soprannomi

La Juventus ha come principale soprannome quello di Signora o, in lingua piemontese, Madama, appellativo che fa riferimento alle origini della società. All'estero è conosciuta come vecchia Signora. Un altro celebre appellativo del sodalizio torinese è La fidanzata d'Italia, per la notevole crescita del numero di tifosi juventini grazie ai suoi successi sportivi durante gli anni 1930.

Ha anche altri soprannomi, come i Bianconeri (riferito sia ai tifosi che ai componenti della squadra) dato che, dal 1903, i colori della divisa casalinga sono il bianco ed il nero, e le Zebre per la mascotte societaria.

Un altro curioso soprannome, che alcuni ritengono abbia origine almeno dagli anni venti del secolo passato, riservato soprattutto in maniera spregiativa, a giocatori e tifosi juventini da parte dei sostenitori delle squadre rivali, è l'epiteto Gobbi, derivato dal piemontese goeba o göba, in italiano gobba. L'origine più accreditata di questo termine risale agli anni cinquanta, quando la squadra bianconera indossava una casacca larga, a differenza delle classiche maglie usate dalle altre squadre in quel tempo. Quando i giocatori correvano sul campo, la casacca, che sul petto aveva un'apertura con lacci, in stile inglese, generava un rigonfiamento sulla schiena (una sorta di effetto paracadute) dando l'impressione che i giocatori avessero la gobba. Negli anni settanta del XX secolo la Curva Maratona, la curva più calda dei tifosi del Torino Calcio, rivale storico, intonava spesso il coro «goeba, goeba» per sfottere i tifosi juventini durante il Derby della Mole.

La squadra juventina è stata anche conosciuta, principalmente durante gli anni 1970, come [La] Signora Omicidi per via dei suoi risultati sul campo.

origine : it.wikipedia.org

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