Le grandi firme affilano la penna, Cassano e Trezeguet vogliono lasciare il segno nella sfida dell' Olimpico: loro sanno come si fa

Il giallorosso Non soffre complessi d' inferiorità E' irriverente anche con le big Ha segnato anche contro la Juve: un gol di pura classe su assist di tacco di Totti ROMA Nell' ordine: due gol all' Inter, alla Lazio, all' Arsenal, al Milan, al Parma e all' Hajduk Spalato, uno a Juventus, Roma, Ajax, Genk.

Sedici reti importanti, spalmate tra campionato italiano, Champions League, coppa Uefa e coppa Italia: non male per un ragazzo di 21 anni, ma poi pensi al carattere di Antonio Cassano e allora trovi la chiave giusta per capire. Irriverente in campo, irriverente nella vita: raro caso di un giocatore capace di non sdoppiarsi. Per lui, che non ha mai sofferto d' inferiority complex, che quando si presentò a Roma tormentava con i suoi scherzi un totem del calcio come Batistuta, giocare contro la Juve o contro la compagnia dei celestini non fa differenza: e in questo Cassano è sicuramente un fuoriclasse. Per avere un' idea, basta fare un viaggio in questi capolavori. Il primo gol in serie A fu il biglietto da visita. Era il 18 dicembre 1999, freddo e nebbia a Bari, e a due minuti dalla fine si viaggiava sull' 1-1. Enyinnaya aveva portato in vantaggio il Bari di Fascetti al 7' , pareggio interista al 13' con Vieri. A due minuti dalla fine, il capolavoro di Cassano che partì poco oltre la linea di centrocampo, addomesticò il pallone di tacco, slalomeggiò tra Panucci e Blanc e infilò Peruzzi. Applausi, i titoli dei giornali, la scoperta di un campione. Il 6 gennaio 2000, prima esibizione di Cassano all' Olimpico, contro la Roma: e dopo appena quattro minuti, scherzando tra Aldair e Zago, il gol del ragazzo barese. Tra questa rete e l' impresa successiva, una lunga eclisse di ventotto mesi: in questa fase, passò dal Bari alla Roma e visse in apnea la prima stagione in giallorosso. Infatti: il primo gol importante con la nuova maglia fu quello rifilato al Parma il 14 aprile 2002. Quel giorno Cassano era partito dalla panchina: entrò in campo dopo un quarto d' ora per sostituire Batistuta, ferito alla testa dopo uno scontro con Cannavaro. Nell' autunno 2002 Cassano spiccò il volo. Il 2 ottobre, in Belgio, sul campo del Genk, il primo gol in Champions League.


Un colpo di genio: una zuccata da posizione quasi impossibile, irriverente. All' Arsenal, il 27 novembre, un' altra finezza, un rasoterra da biliardo, unico sorriso di una serata horribilis, con la Roma devastata da una tripletta di Henry. Quattro giorni dopo, Cassano cesellò il primo gol alla Juventus, su assist di tacco di Totti: una rete grandi firme. Il 2003 si aprì nel segno della Lazio: semifinale di andata di coppa Italia, cross di Cafu e cabeza di Cassano, dopo appena 12' : finì 2-1 per la Roma. Il 9 marzo, ancora stracittadina, di campionato: e stavolta la capocciata di Antonio permise alla Roma di salvare le penne all' 89' : 1-1 e per la Lazio un altro derby amaro. L' 11 marzo cominciavano i cinquanta giorni di Cassano.


Quella sera, Antonio incantò Highbury, tempio dell' Arsenal: al 44' si avventò su un lancio lungo di Emerson, scartò Seaman e pareggiò: 1-1. Otto giorni dopo, la rete che permise alla Roma di pareggiare con l' Ajax: assist filtrante di Candela e diagonale secco di Cassano, 1-1. Il 5 aprile, il secondo gol personale all' Inter: una «puntata» all' incrocio dei pali e ciao Toldo. L' arbitro? Collina. Il 27 aprile, l' ouverture al Milan: Cassano in gloria al 60' . Stagione 2003-2004, le ultime perle. Il 19 ottobre scorso, colpo di cabeza a pallonetto, al Parma su cross di De Rossi. All' Hajduk Spalato, il 6 e il 27 novembre, i gol per la qualificazione. Il 6 gennaio, tocco facile su assist di Mancini e l' effimero pareggio con il Milan. Voilà, monsieur Cassanò.


Source : La Gazzetta Dello Sport 2004

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